lunedì 1 dicembre 2025

L’isola strategica: come la Cina sta ridisegnando il futuro di Zanzibar

 


Zanzibar, perla della Tanzania affacciata sull’Oceano Indiano, è diventata uno snodo sempre più centrale nella strategia globale di Pechino. Nell’ambito della Belt and Road Initiative (la Nuova Via della Seta) la Cina sta puntando con decisione sull’arcipelago, riconoscendone la posizione strategica lungo le principali rotte marittime che collegano l’Asia al cuore dell’Africa orientale. Chi controlla Zanzibar, controlla uno dei passaggi obbligati per accedere alle coste tanzaniane e, di conseguenza, ai mercati interni del Continente.

Il rapporto tra Cina e Tanzania ha radici profonde. Già negli anni Settanta Pechino aveva finanziato e costruito l’intera rete ferroviaria tanzaniana (1970–1975), dimostrando una volontà di presenza duratura nell’area. Oggi la relazione si rinnova con investimenti più articolati, che vanno dalle infrastrutture strategiche allo sviluppo turistico.

Zanzibar, meta cosmopolita visitata da viaggiatori provenienti da Oriente e Occidente, rappresenta infatti un terreno fertile per nuovi capitali. Il governo locale ha siglato diversi accordi con aziende cinesi per la modernizzazione della rete stradale, per l’ampliamento delle infrastrutture portuali e per i lavori del nuovo terminal dell’aeroporto internazionale.

L’intesa si estende anche al settore sanitario. Il ministro della Salute di Zanzibar, Hamadi Rashidi, ha sottolineato il ruolo cruciale della cooperazione cinese durante l’inaugurazione del nuovo ospedale di Pemba, finanziato da Pechino. Rashidi ha inoltre annunciato l’arrivo di équipe mediche cinesi specializzate nella cura del cancro cervicale, molto diffuso sul territorio. L’obiettivo è trasferire competenze ai medici locali e promuovere un cambiamento culturale, incoraggiando la popolazione ad affidarsi a cure scientifiche anziché ai tradizionali guaritori.

Il ruolo della Cina a Zanzibar, coinvolge i seguenti ambiti:

  1. Infrastrutture strategiche
    Strade, porti, strutture turistiche e aeroporti: gli investimenti cinesi stanno ridisegnando il volto dell’arcipelago, favorendone modernizzazione e crescita.

  2. Cooperazione economica
    Gli investimenti generano occupazione e sviluppo, ma sollevano anche dubbi sulla sostenibilità del debito e sul rischio di eccessiva dipendenza economica.

  3. Influenza politica
    Attraverso i capitali, la Cina consolida il proprio peso diplomatico nella regione e rafforza i rapporti con il governo tanzaniano.

  4. Turismo in espansione
    Le infrastrutture potenziate e gli accordi commerciali possono ampliare il flusso di visitatori, soprattutto dal mercato asiatico.

Forse non tutti lo sanno: è proprio grazie a questa presenza sempre più solida che, passeggiando per Zanzibar, capita di vedere scritte in caratteri cinesi su autobus, taxi e mezzi di trasporto. E non sorprende che molti zanzibarini stiano iniziando a studiare Lingua e Cultura cinese, interpretandole come una chiave di accesso al futuro economico dell’arcipelago.

domenica 23 novembre 2025

Zanzibar: la perla della Tanzania

 


Zanzibar è la meta ideale per chi desidera immergersi nel cuore dell’Africa senza rinunciare a un mare da sogno, che ha ben poco da invidiare ad altre destinazioni esotiche.

Una volta atterrati, siamo rimasti subito colpiti dalla povertà del popolo zanzibarino. Essendo un’isola molto nota per il turismo, ci aspettavamo un livello di benessere più elevato e pensavamo che questo avesse portato maggiori benefici alla popolazione. Case di fango, polli e bufali che vagano per le strade spesso non asfaltate, bambini scalzi con vestiti strappati: è questa la realtà che ci siamo trovati davanti appena arrivati. Ci hanno spiegato che, al momento, sull’isola sono i cinesi a investire nelle infrastrutture, con l’obiettivo di costruire edifici in muratura. Devo essere sincera: a mio avviso ciò rischia di far perdere a Zanzibar parte della sua autenticità.

È importante precisare innanzitutto che Zanzibar non è costituita da un’unica isola, bensì da un arcipelago la cui isola principale è Unguja, spesso identificata erroneamente come Zanzibar. Noi alloggiavamo a nord, in un villaggio affacciato sulla splendida spiaggia di Nungwi, una delle zone meno soggette al fenomeno delle maree. Per raggiungere il villaggio dall’aeroporto, situato a Stone Town, la capitale, occorre circa un’ora e mezza proprio a causa delle condizioni delle strade. Per il resto, la zona è verdissima: la giungla domina incontaminata gran parte delle isole dell’arcipelago, interrotta solo dal bianco delle spiagge finissime che ne disegnano le coste. Nel cuore dell’isola di Unguja si trova il Parco Naturale della Foresta di Jozani, un’area protetta dove è possibile avvistare diverse specie animali, tra cui la scimmia rossa, tipica di Zanzibar.

Zanzibar si trova nel mezzo dell’Oceano Indiano, a pochi chilometri dalla costa della Tanzania, e per questo non mancano eventi temporaleschi, soprattutto durante la stagione delle piogge, che va da marzo a maggio. Per il resto, il clima è sempre caldo e umido, con temperature miti durante tutto l’anno.

Luoghi da non perdere a Zanzibar:

  • Isola di Kwale. Celebre per la sua incantevole lingua di sabbia (che nulla ha da invidiare a quella, ben più turistica, di Nakupenda) l’isola di Kwale è un autentico gioiello selvaggio. L’unica presenza umana è un piccolo villaggio di pescatori composto da poche abitazioni. L’isola è impreziosita da una splendida baia di mangrovie e da un maestoso baobab che si erge al suo centro. Le acque circostanti, protette da una barriera corallina, costituiscono un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling.

  • Isola di Mnemba. Raggiungere Mnemba è già di per sé un’esperienza: lungo il tragitto è infatti frequente avvistare gruppi di delfini che popolano quest’area.

  • Spiaggia di Paje. Situata sulla costa orientale di Unguja, la lunghissima spiaggia di Paje è la zona dell’isola più influenzata dal fenomeno delle maree. Essendo particolarmente ventosa, è considerata un vero paradiso per gli appassionati di kitesurf. Trattandosi inoltre di un’area turistica, vi si trovano numerosi ristorantini tipici in cui gustare ottimo pesce locale e deliziosi cocktail di frutta.

  • Entroterra. Il cuore di Zanzibar è celebre per le sue piantagioni di spezie, e molti sono i tour organizzati per far conoscere ai visitatori questa affascinante realtà. Addentrandosi nell’entroterra si incontrano spesso i villaggi più poveri e numerose scuole dell’isola. Noi abbiamo visitato una scuola primaria nei pressi del parco di Kichwele. Un consiglio: se decidete di visitare le scuole, portare piccoli doni per i bambini (articoli di cancelleria, bolle di sapone, biglie o piccoli giocattoli) sarà un gesto molto apprezzato e capace di illuminare la loro giornata. Il nostro villaggio turistico (Veratour) partecipa inoltre a iniziative di donazioni regolari di riso e legumi alle famiglie locali.

  • Foresta di Jozani. Quest’area del Paese è completamente incontaminata. Qui è possibile osservare diverse specie animali nel loro habitat naturale, libere di condurre la propria vita senza interferenze. Anche la zona della foresta di mangrovie merita assolutamente una visita.

  • Spiaggia di Nungwi. Abbiamo avuto la fortuna di alloggiare proprio in questa zona: il mare, di un azzurro così intenso da sembrare quasi fluorescente, è semplicemente indimenticabile.

  • Prison Island. Nonostante non l’abbiamo visitata, Prison Island è considerata una tappa da non perdere, pur essendo segnata da un passato doloroso. Qui è possibile ammirare lo zoo delle tartarughe giganti, una delle attrazioni più note dell’isola.


Come ultimo consiglio, vi ricordiamo che per entrare a Zanzibar è necessario munirsi di visto e della polizza sanitaria obbligatoria, nota come ZIC. Non sono invece richieste vaccinazioni particolari.

Zanzibar è un luogo che sa incantare: qui la natura, nella sua bellezza più vibrante, danza in armonia con la sua gente, dando vita a un paradiso autentico, capace di insinuarsi nel cuore del viaggiatore e di restarvi per sempre.

Per vedere il video completo della nostra avventura visitate la pagina Intagram e Tiktok: pontisanotour

domenica 5 ottobre 2025

Le Sagre da non perdere nel Lazio a ottobre 2025

 





Chi di voi non sente già il richiamo dell'autunno, con le sue atmosfere avvolgenti e i profumi che scaldano il cuore?

Con l’arrivo della stagione più suggestiva dell’anno, tornano anche i weekend all’insegna delle tradizioni locali, tra sapori autentici e paesaggi mozzafiato. In Italia, terra di borghi incantati e cultura enogastronomica, l’autunno si vive così: tra il crepitio della legna che arde, l’aroma delle caldarroste nell’aria e un calice di vino condiviso in allegria.

Se siete in cerca di esperienze autentiche e conviviali, ecco alcune sagre imperdibili:

🍂 Sagre della Castagna
Regine indiscusse della stagione, le castagne vengono celebrate con entusiasmo in numerosi borghi. Da Soriano nel Cimino a Vallerano, passando per Canepina e Manziana, ogni sagra è un viaggio tra gusto e tradizione.

🍫 Sagra del Cioccolato a Caprarola
Una vera festa per i golosi: profumi intensi, cioccolato in ogni forma e un’atmosfera irresistibile nella splendida cornice dei Monti Cimini.

🍄 Sagra del Tartufo a Canterano
Una tappa d’obbligo per gli amanti del pregiato tubero. Tra degustazioni raffinate e la possibilità di esplorare i suggestivi resti dell’antica città, Canterano regala emozioni d’altri tempi.

🎉 Feste d’Autunno
Immergetevi nelle atmosfere calde e genuine delle feste di Pofi, Nerola o Bagnoregio, dove le “Cantine Profumi d’Autunno” vi accompagneranno in un viaggio sensoriale tra vini locali e piatti tipici.

Romani, cosa aspettate?
Le sagre più gustose vi attendono a braccia aperte per un autunno ricco di sapori, emozioni e tradizioni da riscoprire. Lasciatevi conquistare dalla magia dei borghi e dal calore della convivialità!

Sulla nostra pagina Instagram: pontisanotour troverete i video delle esperienze migliori!

martedì 10 giugno 2025

La bellezza della Regina delle Canarie. Settimana da sogno a Gran Canaria

 


Gran Canaria: dove la terra cambia volto a ogni respiro

Dalla costa frastagliata che si tuffa nell’oceano cristallino fino agli altipiani ricamati di ulivi e rovine, Gran Canaria è un mosaico di paesaggi che sembrano scolpiti dal tempo stesso. Qui, le spiagge dorate si alternano a gole selvagge e fitte foreste di pini, mentre villaggi sospesi tra passato e presente conservano ancora i profumi del pane cotto a legna e il ritmo lento della vita contadina.

Noi abbiamo trascorso cinque notti a Gran Canaria e abbiamo esplorato l’Isola su un’auto a noleggio. Il nostro alloggio era una tradizionale "hacienda" situata nella suggestiva frazione di Arucas, a nord dell’Isola.

Di seguito il nostro itinerario, che ha reso la vacanza davvero indimenticabile:

Giorno 1: abbiamo visitato Arucas e ci siamo immersi nel meraviglioso contesto in cui sorgeva il nostro alloggio, circondato da una rigogliosa foresta di banani a picco sull’oceano.

Giorno 2: ci siamo svegliati di buon’ora per vivere una giornata ricca di emozioni. La prima tappa è stata la terrazza panoramica "Mirador del Balcón", un belvedere che si affaccia sull’oceano, circondato da scogliere di pietra lavica mozzafiato. Poi ci siamo diretti verso una spiaggia nascosta chiamata "Playa del Risco". Come suggerisce il nome, si tratta di una spiaggia selvaggia raggiungibile a piedi dopo una passeggiata di circa mezz’ora su un sentiero sterrato. Al nostro arrivo siamo rimasti senza parole: il blu intenso dell’oceano incastonato tra scogli dal colore nero contribuisce a creare la magia di un contrasto spettacolare con la sabbia chiara. Attenzione: la spiaggia non è attrezzata e non ci sono punti ristoro, quindi è consigliabile portare acqua e snack.

Nel pomeriggio siamo tornati in hotel per prepararci e partire alla volta di un’altra meravigliosa località: Tejeda. Questo paesaggio montano offre alcune delle viste più belle dell’isola. Salendo lentamente, siamo arrivati sopra le nuvole. L’aria si è fatta più fresca, impregnata del profumo di muschio e pino. In breve, siamo passati da un clima subtropicale, tipico della foresta di banani, a quello secco e rarefatto della montagna. La cena a Tejeda è stata tra le esperienze più belle della nostra vita: abbiamo gustato un ottimo jamón serrano con una vista mozzafiato. Non serve descriverla: vi allego direttamente una foto. 



Giorno 3: anche questa giornata è iniziata di buon’ora. Questa volta abbiamo cambiato completamente ambiente e ci siamo diretti verso il sud dell’Isola, alle dune di Maspalomas. Qui si respira un microclima unico: Maspalomas è famosa per il suo deserto sabbioso e la sua località balneare. Nei pressi del faro si trovano anche alcuni resort cinque stelle. Attenzione però: se non volete vivere l’esperienza della spiaggia nudista, che è molto estesa, è meglio optare per le aree attrezzate.

In serata abbiamo deciso di cenare a Las Palmas, la vivace capitale, nota per la sua movida e divertimento.

Giorno 4: il quarto giorno lo abbiamo dedicato a un’escursione in montagna, lasciandoci il mare alle spalle. La nostra meta è stato il Parco Rurale del Nublo, la più grande area naturale dell’Isola. Vi abbiamo trascorso l’intera giornata. Stanchi dopo una giornata immersi nella natura, abbiamo preferito concludere la serata con una cena all’aperto presso il nostro hotel, sorseggiando un ottimo cocktail a bordo piscina e chiacchierando con il nostro nuovo amico Carlos. 

Giorno 5: dopo una mattinata di relax a bordo piscina, ci siamo diretti in aeroporto, portando con noi il ricordo di una vacanza indimenticabile.

Il fascino di Gran Canaria ci ha letteralmente conquistato. Gran Canaria non è solo un incanto naturale: è anche una terra intrisa di cultura antica, frutto di un incontro millenario tra Africa, Europa e America Latina. Il popolo canario, caloroso e accogliente, ha un’identità forte e distinta, forgiata da secoli di isolamento insulare e da un continuo dialogo con il mondo. I Canari sono noti per la loro natura gentile, paziente e allegra, con un forte senso di comunità. Hanno mantenuto vive le radici dei Guanci, gli antichi abitanti indigeni dell’Isola, attraverso simboli, leggende e una profonda connessione con la terra.

La gastronomia locale è un altro pilastro culturale, con piatti semplici e saporiti come le papas arrugadas con mojo (patate rugose servite con salsa piccante) e il gofio, una farina tostata di cereali che accompagna molti pasti quotidiani sin dall’epoca preispanica.

Insomma vi abbiamo convinti? Gran Canaria è un gioiello nascosto che aspetta solo voi!

Sulla nostra pagina Instagram: pontisanotour, troverete il video completo della nostra esperienza.


domenica 25 maggio 2025

Giardino di Ninfa: il giardino più bello e romantico del mondo secondo il New York Times

 


"Ecco Ninfa, ecco le favolose rovine di una città che con le sue mura, torri, chiese e conventi giace mezza sommersa nella palude, sepolta sotto l’edera foltissima. In verità questa località è più graziosa della stessa Pompei, le cui case s’innalzano rigide come mummie tratte fuori dalle ceneri vulcaniche", così scrive Ferdinand Gregorovius descrivendo la bellezza senza tempo di questo meraviglioso giardino.

Nel cuore del comune di Cisterna di Latina si cela un luogo incantato, il Giardino di Ninfa, che il New York Times ha celebrato come “il più bello e romantico del mondo”. Questo straordinario eden, autentico intreccio di poesia e di memorie medievali, ha ispirato le penne raffinate di autori quali Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia e Virginia Woolf.

Una leggenda antica, sospesa tra mito e malinconia, narra di Ninfa, fanciulla di straordinaria bellezza e triste destino, che viveva col padre in un castello affacciato su un lago silente. Per sottrarre le paludi alla morsa della malaria e alle sue infide zanzare, il sovrano chiamò a sé due re confinanti: Martino, il giovane amato segretamente dalla principessa, e il perfido Moro. A colui che avesse saputo domare quelle terre inospitali sarebbe andata in sposa Ninfa. Ma fu il crudele Moro a trionfare. Piuttosto che legarsi a lui, la giovane scelse la via della libertà suprema: si gettò nelle acque profonde del lago. E si dice, ancora oggi, che il suo spirito aleggi tra i fiori e le fronde del giardino, accarezzandoli con mano invisibile e donando loro una bellezza quasi irreale.

Per accedere a questo regno di meraviglie, è necessario prenotare i biglietti con qualche giorno d’anticipo tramite il sito ufficiale. Le visite, rigorosamente guidate per proteggere l’eccezionale biodiversità del luogo, hanno una durata di circa un’ora e mezza.

Sognate una giornata da fiaba, immersi in una natura senza pari? Lasciatevi incantare dal Giardino di Ninfa e dai paesaggi che lo circondano: la bella stagione è l’occasione perfetta per vivere questa esperienza sospesa tra storia e sogno.

Trovate il video completo della nostra esperienza sulla pagina Instagram: pontisanotour.

giovedì 17 aprile 2025

Due giorni cullati dalle acque quiete del Lago Trasimeno: tra leggende e paesaggi mozzafiato

 


Con l'arrivo del caldo, vi consigliamo di trascorrere un weekend in uno dei luoghi più suggestivi dell'Umbria: il Lago Trasimeno. Quarto lago d'Italia per dimensioni, deve il suo nome a un'antica leggenda. 

Si narra che il temerario principe Trasimeno, figlio del saggio re etrusco Tirreno di Lidia, si innamorò perdutamente della bella Agilla, ninfa del lago. Con un canto melodioso, Agilla richiamò Trasimeno al centro dello specchio d’acqua, nei pressi dell’Isola Polvese. Qui sbocciò l'amore tra i giovani, che, con il consenso del re Tirreno, inizialmente contrario alle nozze, si sposarono. Tuttavia, gli Dei riservarono un destino nefasto ai due sposi novelli: Trasimeno decise di fare un bagno nel lago e, mentre Agilla lo osservava dalla riva, il giovane scomparve improvvisamente sott’acqua, senza più riemergere. Così come egli balenò agli occhi della ninfa quale una meravigliosa visione, la sua figura nel giro di pochi istanti si dissolse, portando via con sé qualsiasi speranza e generando nella giovane una profonda  disperazione per l’amore troncato sul nascere. 

Agilla continuò a cercare il suo amato incessantemente, giorno dopo giorno, esplorando ogni imbarcazione che attraversava le acque, finché, esausta, trovò la morte annegandosi nel lago. Da quel momento, nelle serate d'estate, quando la brezza accarezza la superficie del lago e fa ondeggiare le foglie degli alberi circostanti, sembra di sentire un lamento: è il canto della ninfa Agilla, alla ricerca del suo bellissimo principe. 



Questa leggenda struggente si intreccia con la bellezza romantica del luogo, caratterizzato da paesaggi e tramonti mozzafiato, borghi in pietra e tre isole: l'Isola Polvese, riserva naturale e angolo di paradiso incontaminato; l'Isola Maggiore, un eden abitato da piccole famiglie di leprotti e fagiani selvatici che convivono armoniosamente; e l'Isola Minore. Per raggiungere le sponde dei vari atolli, è possibile usufruire del servizio traghetti organizzato dalla regione Umbria. 

Non esiste luogo migliore per le vostre scampagnate primaverili: l'atmosfera coinvolgente del Lago Trasimeno vi incanterà nel profondo!

domenica 6 aprile 2025

Itinerario di 5 giorni in Norvegia

 


Siete appassionati dei paesaggi del nord, dell’aria frizzante fuori stagione e dell’aroma del pescato fresco al mattino presto? Sì, la descrizione potrebbe non sembrare delle più invitanti, eppure ciò che vi proponiamo oggi è un vero e proprio incanto d’inverno. Vi invitiamo a vivere un'esperienza unica di cinque giorni in Norvegia, un'avventura capace di regalarvi emozioni autentiche e irripetibili!

Il nostro viaggio ha inizio a Roma, per poi raggiungere, in sole tre ore di volo, la capitale di questa terra incantevole: Oslo.

Giorno 1. Oslo ci accoglie con la sua storia millenaria. Sebbene le temperature esterne non siano delle più confortevoli, il clima avvolgente della città vi farà sentire immediatamente a casa. Tra le tappe imprescindibili spiccano il Parlamento Norvegese e il magnifico Teatro dell'Opera. Vi consigliamo inoltre di concedervi una pausa gastronomica con una tradizionale Fiskesuppe, la tipica zuppa di merluzzo norvegese, un piatto che conquista il palato e il cuore.

Giorno 2. La giornata si svolge a Bygdøy, un angolo di Oslo che si distingue per la sua bellezza verdeggiante e i numerosi musei. La penisola, raggiungibile solo in traghetto per i non residenti, ospita le eleganti residenze nobiliari della città e numerose strutture di grande valore culturale. Tra i più celebri, il Museo del Folklore, che ci trasporta nella Norvegia di un tempo, il Museo Marittimo Norvegese e il Museo delle Navi Vichinghe, dove si conservano straordinari reperti risalenti al IX secolo.

Giorno 3. Dopo un'ultima colazione a Oslo, è tempo di preparare le valigie: la destinazione successiva ci aspetta. Non si può dire di aver visitato la Norvegia senza esser saliti a bordo del celebre trenino panoramico Bergensbanen. In circa sette ore di viaggio, il treno vi condurrà attraverso i paesaggi più selvaggi e suggestivi dell’entroterra norvegese: laghi ghiacciati, foreste innevate e vette montuose vi accompagneranno, mentre, con un po' di fortuna, potrete avvistare qualche esemplare di fauna locale, tra cui alci e renne. La tratta Oslo-Bergen è la più alta del Nord Europa: il punto culminante si raggiunge a Finse, a 1.222 metri di altitudine. L'ultimo tratto del viaggio vi regalerà la vista mozzafiato dei fiordi norvegesi, per poi approdare alla splendida Bergen. Un'esperienza che rimarrà nel cuore di ogni viaggiatore.


Giorno 4. Crociera tra i fiordi. Una volta giunti a Bergen, non potrete perdere l’opportunità di intraprendere una spettacolare crociera lungo gli imponenti fiordi norvegesi. Noi abbiamo scelto una navigazione di quattro ore, che vi condurrà attraverso l’Osterfjord fino allo stretto di Mostraumen, dove potrete ammirare cascate che sembrano scivolare dall’alto in un abbraccio con il mare. Questa esperienza arricchirà indubbiamente il vostro soggiorno, nutrendo l'anima con la sua straordinaria bellezza.

Giorno 5. Bergen e ritorno in Italia. La città di Bergen, con il suo celebre Bryggen e il vivace mercato del pesce, è un autentico gioiello che saprà regalarvi emozioni indimenticabili.

La Norvegia è un Paese senza pari, e proprio per la sua unicità è un luogo che non può mancare nella vostra vita. Un’avventura che vi lascerà il cuore colmo di meraviglia.

Sulla Pagina Instagram: pontisanotour trovate il video completo della nostra esperienza.

L’isola strategica: come la Cina sta ridisegnando il futuro di Zanzibar

  Zanzibar, perla della Tanzania affacciata sull’Oceano Indiano, è diventata uno snodo sempre più centrale nella strategia globale di Pechin...